Soluzioni Smart per il risparmio energetico e l’efficienza

Quanto sono importanti le soluzioni digitali o smart per promuovere il risparmio e l’efficientamento dei consumi energetici?

Per rispondere a questa domanda partiamo pure dalle recenti disposizioni europee in materia di energia. Per fronteggiare la dipendenza energetica dai combustibili fossili provenienti dalla Russia, a causa delle recenti questioni geopolitiche, nonché per accelerare ancor di più la transizione verso società ed economie green, la Commissione Europea ha pubblicato lo scorso 18 maggio 22 il Piano REPowerEU che si fa carico di migliorare, per quanto possibile, i consumi energetici e gli sprechi proponendo azioni che s’inseriscono nel più ampio programma strutturale Fit for 55 package.

Il piano si propone di raggiungere alcuni importanti obiettivi volti alla riduzione dei consumi e all’efficientamento energetico, al maggiore sviluppo delle rinnovabili in diversi settori economici, pubblici e privati: istituzioni, famiglie e imprese. Inoltre, si ritiene importante sviluppare forme di stretto coordinamento con tutti i settori e le organizzazioni europee al fine di rafforzare le misure indicate e creare un impatto ad ampio raggio.

Una delle misure indicate riguarda, appunto, l’energy saving come principale modalità per attuare, molto rapidamente, la riduzione dei consumi energetici. In questo ambito la Commissione, tramite la Comunicazione COM/2022/240 final, evidenzia quelle misure di short-term che, attraverso comportamenti individuali di famiglie e imprese, dettagliatamente specificati, potrebbero determinare una riduzione almeno del 5% dei consumi di gas e petrolio. L’uso del condizionale è d’obbligo in quanto ben conosciamo le difficoltà connesse al tema dell’efficientamento energetico e l’adozione di azioni virtuose da parte degli individui volti a ridurre i consumi.

Vengono altresì individuate misure fiscali di esenzione dell’IVA per azioni quali l’efficientamento dei sistemi di riscaldamento, isolamento degli edifici, prodotti e sistemi che consentano la riduzione dei consumi energetici. Inoltre, su una prospettiva a lungo termine, si propone di aumentare dal 9% al 13% le misure vincolanti in materia di Efficienza Energetica, sempre nell’ambito del pacchetto Fit for 55.

Ritornando però alla domanda introduttiva, non si può che enfatizzare come i sistemi digitali offrano modalità di gestione dell’energia che consentono di migliorare sensibilmente le performance. Si pensi, ad esempio, alla sensoristica applicata ai serbatoi di gas e petrolio, alle applicazioni che riguardano l’automazione dei veicoli e i loro consumi energetici, alle forme di gestione dei sistemi di illuminazione pubblica e quelli relativi al riscaldamento e raffrescamento degli edifici, così come alle gestioni dei flussi energetici, sempre più complessi per via dello sviluppo delle rinnovabili, attraverso le reti, e via discorrendo. Certo la complessità digitale comporta altresì un costo anche energetico per sostenere tali sistemi e dispositivi. L’ottenimento dei risparmi energetici passa ovviamente anche dall’ottimizzazione di tali sistemi che consentirà di avere, complessivamente, benefici netti positivi.

Nell’ambito dell’efficientamento energetico, pertanto, la digitalizzazione offre un forte potenziale attraverso l’uso delle tecnologie che raccolgono e analizzano i dati di consumo e le abitudini degli individui. Tutto ciò in via preventiva e prima di utilizzare tali informazioni per effettuare cambi di comportamenti che migliorino le azioni di consumo, attraverso l’utilizzo di meccanismi e sistemi automatici che calibrano i consumi energetici in relazione alle variabili di contesto, nonché attraverso azioni che, una volta elaborati i dati, passano dalla decisione umana. Le tecnologie di raccolta dei dati, come i sensori e gli smart meters, raccolgono tali informazioni sugli usi energetici oltre a tutte quelle informazioni di contorno ambientale che influenzano gli usi. Attraverso poi sistemi di data processing si ricavano input da inviare a dispositivi atti a modificare e ottimizzare gli usi  dell’energia.

Risulta pertanto necessario comprendere, tra le misure volte a ottimizzare i consumi energetici, i dispositivi e sistemi digitali complessi che migliorino il semplice comportamento umano. La Commissione Europea dovrebbe, pertanto, auspicare maggiormente una cross contamination tra settori quali quello digitale e dei sistemi energetici, in generale, nell’ambito dello sviluppo sempre più smart delle nostre società.