Il Cluster SCC al Festival le X Giornate di Brescia
Sabato 28 settembre, il Presidente della Fondazione Cluster Tecnologie per le Smart Cities & Communities Lombardia, Fabio Germagnoli, nell’ambito del Festival Le X Giornate di Brescia, ha tenuto un intervento sul tema delle smart city, con l’accompagnamento musicale del pianista Cyrille Lehn.
È stata l’occasione per il Presidente di fare un ampio e dettagliato excursus sulla definizione e sul ruolo delle Smart City, illustrando dati e best practice.
Al di fuori della normazione tecnica UNI ISO non esiste una definizione univoca e universalmente accettata per definire una città intelligente.
A partire dal 2014, ISO ha svolto uno straordinario lavoro in tale senso con l’emanazione della serie di norme ISO 3712X che tuttavia appare essere entrato solo parzialmente nel quotidiano dei portatori di interessi demandati a governare questo segmento della cosa pubblica.
Questa indeterminatezza può essere mitigata tramite una maggiore diffusione delle norme tecniche e l’introduzione di indicatori che diventino strumento sempre più ricorrente per la misurazione, quanto più oggettiva possibile, del miglioramento della “qualità della vita delle comunità” a seguito dell’introduzione di “servizi intelligenti”.
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite rappresenta uno dei principali punti di riferimento per lo sviluppo delle Smart City, infatti, con i suoi 17 goal, mira a indirizzare verso uno sviluppo sostenibile e rappresenta il piano di azione globale delle Nazioni Unite per il conseguimento di una trasformazione sostenibile della società, dell’economia e dell’ambiente entro il 2030.
Di questi 17 goal, secondo quanto riportato nel documento “Il contributo della normazione agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU” a cura di UNI, sette sono riferibili al contesto operativo delle Smart Cities:
- Goal 3: Salute e benessere
- Goal 4: Istruzione di qualità
- Goal 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
- Goal 7: Energia pulita e accessibile
- Goal 11: Città e comunità sostenibili
- Goal 13: Lotta contro il cambiamento climatico
- Goal 16: Pace, giustizia e istituzioni solide
Il Rapporto Istat sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), per l’Italia, restituisce un quadro variegato ma nel complesso positivo soprattutto rispetto alle variazioni di lungo periodo che vedono quasi il 60% delle misure in miglioramento.
Anche il PNRR si occupa di smart city all’interno di varie missioni:
- 40 milioni di euro alla Mobility as a Service (Missione 1) (bando vinto da Milano insieme a Napoli e Roma)
- 2,5 miliardi per la Gestione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico (Missione 2)
- 740 milioni di euro per Infrastrutture di ricarica elettrica (Missione 2)
- 900 milioni per una Rete idrica più digitale (Missione 2)
- 1 miliardo per Strade più sicure (Missione 3)
- 2,5 miliardi di euro in Piani urbani integrati (inclusione e coesione sociale)
- 1 miliardo per Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici (Missione 6 C1 I1.2.3).
Per quanto riguarda il contesto lombardo è stato subito di grande interesse del Cluster approfondire l’impostazione di EY e applicare le metriche e le metodologie da loro ideate/utilizzate a proposte progettuali da sottoporre agli stakeholder di riferimento.
EY si è resa disponibile a fornire supporto a SCC con una fotografia dello stato dei capoluoghi lombardi con riferimento agli indicatori elaborati nei documenti realizzati nel 2020 (Sostenibilità e Resilienza), anche allo scopo di definire una progettualità focalizzata a indirizzare la domanda (lato PA, stakeholder) e ad organizzare le aziende e centri di ricerca a soddisfare tale domanda.
Lo Smart City Index di EY ha prodotto una classifica dei 109 comuni capoluogo di provincia analizzando nel dettaglio la sostenibilità in tre macro-aree: mobilità, risorse energetiche e risorse ambientali. Ben 4 capoluoghi di provincia lombardi rientrano nella top 10 delle città più sostenibili d’Italia (Mantova, Milano, Brescia e Bergamo).
Non è sono mancati momenti di riflessione anche per esporre le criticità che attraversa lo sviluppo delle smart city. Il Presidente, infatti, attraverso la nota metafora della quadrupla elica, ha evidenziato come:
le imprese spesso necessitano di ingenti investimenti per supportare il trasferimento delle tecnologie in prodotti. Non sempre il mercato giustifica tali investimenti anche in rapporto a concorrenti più strutturati;
le università/centri di ricerca principali generatori di nuove tecnologie a volte però focalizzati più alla soluzione che allo studio del problema potenzialmente a monte di essa;
la governance con leggi, regolamenti e finanziamenti spesso è in ritardo rispetto alle esigenze della ricerca e del trasferimento tecnologico (Il 19 luglio 2022 è stato firmato l’Accordo di Partenariato 2021-2027)
la società civile ancora svolge solo parzialmente un ruolo propositivo e in alcuni casi di testing nei processi di innovazione.
L’evento è stato anche l’occasione per presentare a un pubblico più vasto le attività che il Cluster porta avanti.
È possibile scaricare la versione integrale della presentazione al seguente link.